AAARGH

[ Accoglimento aaargh ][ Accoglimento italiano ][ Accueil français ]

 

 

 

UN MALDICENTE

 


I ribelli delle banlieues parigine hanno il mito del "potere nero"

di Costantino Pistilli
19 Agosto 2009 L'Occidentale

 

L'integrazione in Francia non va bene. Lo dimostrano gli scontri nelle banlieux scoppiati negli ultimi giorni e che le "seconde generazioni" cresciute Oltralpe sono insofferenti verso il Paese dove vivono. Un esempio illuminante di questa situazione è Kemi Sèba, il leader di un movimento sponsorizzato dalla elite africana [menzogna] che riscuote grande successo tra islamisti, antisionisti e antisemiti vari, ma anche nella scena rapper transalpina, tra multiculturalisti, terzomondisti, attivisti di sinistra e "utili idioti".
Il Mouvement Des Damnés de l'Imperialisme di Sèba offre una visione del mondo molto semplice: la melanina è il segreto del "potere nero". [menzogna assoluta] Sèba, al secolo Stellio Capo Chichi, è diventato una specie di Malcom X francese, [questo è giusto] godendo di un forte sostegno anche tra i ranghi della sinistra francese [non è vero] (e dell'estrema destra, visto che vuol dividere il mondo su basi razziali). Nella filosofia di questo 28enne cresciuto nelle banlieux, infatti, la melanocratie è "il potere a chi è più nero". [invenzione totale]
Il centro islamico Zahra non si è lasciato sfuggire l'occasione di sponsorizza i video di Sèba, come quello in cui il giovane incontra esponenti del gruppo terrorista Hezbollah. [????] E non finisce qui: al movimento hanno recentemente aderito anche i Dalit Panthers France, i paria esclusi dal sistema delle Caste che vivono nella comunità indiana in Francia, e sono uniti dall'odio e dal risentimento verso la classe media bianca e occidentale, meglio se ebrea. Sèba combatte da anni la sua personale battaglia contro la "lobby sionista", il piccolo e il grande Satana, diffondendo le sue idee anche grazie ai rappers che scalano le classifiche.
La "melanocrazia" è un nuovo manifesto della razza [questo Pistilli è un calunniatore professionale !] in cui, partendo dai fasti dell'Egitto dei faraoni, si arriva a deliranti spiegazioni di scienziati africani secondo cui la maggiore secrezione della melanina è indice della superiorità dei neri sui bianchi; perché migliora l'udito, l'altezza, la costituzione fisica, l'equilibrio, la massa muscolare, le prestazioni sessuali, l'odore, le corde vocali. Insomma, nero è meglio, molto meglio. Nella propaganda di Sèba furono gli ebrei a capire per primi questo segreto e a dare il via alle deportazioni, alle colonizzazioni e alle censure per privare i neri del potere. [delirium tremens]
Sèba è anche andato nell'incantevole [???] quartiere ebraico di rue des Rosiers, incitando a distruggerne i negozi e ad aggredirne il personale, [menzogna totale] insieme al compagno-megafono Dieudonné M'bala M'bala [totalmente falso] (un comico che inscena spettacoli anti-ebraici e alle ultime elezioni europee si è presentato con una lista antisemita) - quest'ultimo aperto difensore di Fofana [menzogna grossolana] (il campione che ha rapito, torturato e ucciso il 22 enne ebreo Ilan Halimi) e sodale e cliente dell'avvocato Isabelle Coutant-Peyre (la moglie del terrorista Carlos, difensore di Fofana, del Boia di Lione e di altri diavoli come questi).
Il movimento di Sèba, in conclusione, contribuisce a diffondere in Francia una clima reazionario, un islamo-goscismo che scalda le periferie , amalgama le masse e instupidisce i difensori a oltranza del politically correct, più di quanto non lo siano già. [Et fa paura agli sionisti...]

 

http://www.loccidentale.it/autore/costantino+pistilli/i+ribelli+delle+banlieues+parigine+hanno+il+mito+della+%22melanocrazia%22.0076768


Questo testo è stato messo su Internet a scopi puramente educativi e per incoraggiare la ricerca, su una base non-commerciale e per una utilizzazione equilibrata, dal Segretariato internazionale dell'Association des Anciens Amateurs de Récits de Guerres et d'Holocaustes (AAARGH). L'indirizzo elettronico del segretariato è <[email protected]>.

Mettere un testo sul Web equivale a mettere un documento sullo scafale di una biblioteca pubblica. Ci costa un po' di denaro et di lavoro. Pensiamo que sia di sua volontà che il lettore ne approfitta e questo lettore lo supponiamo capace di pensare con la sua testa. Un lettore che va a cercare un documento sul Web lo fa sempre a proprio rischio e pericolo. Quanto all'autore, sarebbe fuori luogo supporre che condivio la responsabilità degli altri testi consultabili su questo sito. In ragione delle leggi che istituiscono una censura specifica in certi paese (Germania, Francia, Israele, Svizzera, Canada, ecc.) non domandiamo il consenso degli autori che in esi vivono, poichè non sono liberi di darlo.

Ci poniamo sotto la protezione dell'articolo 19 della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, il quale stabilisce:<Oguno ha diritto alla libertà di opinione e di expresssione, il che implica il diritto di non essere molestati per le proprie opinioni e quello di cercare, di ricevere e di diffondere, senza considerazione di frontiera, le informazioni e le idee con qualsiasi mezzo di espressione li si faccia> (Dichiarazione internazionale dei Diritti dell'Uomo, adottata dall'Assemblea generale dell'ONU a Parigi il 10 dicembre 1948).


[email protected]